Quando ero in stage mi capitava di sgamare il direttore creativo a copiare le campagne pubblicitarie dagli annual. Ingenuamente alzavo il ditino, pubblicamente, davanti ai colleghi, per far notare che la stessa idea era già stata realizzata da un’altra agenzia svedese. Non avrei fatto carriera, ma ancora non lo sapevo.
Quando arrivi a Milano dalla provincia con più sogni in testa che soldi nel portafoglio, finisce che una secchiata d’acqua gelida te la becchi dritto in faccia. Più prima che poi.
Uscivo dall’agenzia (solo) alle 18:30 dopo aver completato tutti i task del giorno. Dicevano che facevo il part time. Lasciavo gli altri a giocare con le macchinine Burago per il resto della serata. A sparlare della stagista che io avevo appena rimpiazzato. A sparare delazioni su Rejectedby nei confronti di altri pubblicitari (a volte erano i colleghi della stanza accanto). Solo allora iniziavo a farmi un’idea di quale fosse in realtà il lavoro del creativo.
Non rimpiango la vita in agenzia. Molti anni sono passati. Ad oggi, lo stato dell’arte è questo:
Ancora mi diverte leggere i credit delle campagne più premiate. Una specie di piramide rovesciata in cui compaiono tutte le figure di agenzia, in ordine decrescente di prestigio e magniloquenza, giù giù, fino a chi alla fine il lavoro veramente l’ha fatto. Che a volte non viene neanche menzionato, perché cosa cazzo pretendi tu merda d’uno stagista di comparire anche nei credit? Anzi ringrazia che ti concediamo di lavorare fino alle dieci di sera e anche nei weekend.
Credit della campagna
Intergalactic Global Chief Super Creative Officer Worldwide & Ceo in Chief of All the Chiefs in the World
Chief Mega Creative Master Officer & Vice President
Upper Creative Director
Upper-Middle Creative Director
Associate Creative Director
Apprentice Creative Director
Head of Senior Creatives
Senior Copywriter
Senior Art Director
Not So Senior Copywriter
Less Than Senior Art Director
Junior Copywriter
Junior Art director
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The Ones Who Actually Worked on it: Unknown